Terroir - Badia di Morrona
Una zona meno nota nella Toscana del vino ma dal grande potenziale enologico, in cui la famiglia dei Conti Gaslini Alberti, proprietaria di Badia di Morrona da quasi un secolo, crede profondamente, puntando oggi a disegnarne il futuro.
Camminando nei vigneti aziendali si incontrano suoli preziosi e antichi, con travertino e conchiglie fossili che accompagnano in un ideale viaggio nel tempo alle origini del territorio. E, alzando appena lo sguardo, ecco grappoli di Sangiovese, emblema della Toscana enologica, e uve alloctone tra le più importanti, due punti di vista complementari nella filosofia di Badia di Morrona per offrire un ritratto preciso del terroir nel bicchiere.
Le viti qui godono di un microclima influenzato da correnti marine in grado di mitigare le alte temperature diurne e asciugare costantemente i filari, e anche di un mosaico di suoli unici, un autentico “tesoro geologico”.
Nei suoli delle vigne, a base argillosa con poco scheletro, si alternano infatti senza soluzione di continuità: sabbia, sassi, pietre grigie friabili, ciottoli di fiume, alberese ma soprattutto fossili risalenti al Pliocene e al Pleistocene, segno evidente dell’antica presenza del mare nella vallata, e persino lastroni di travertino in affioramento.
Camminando nei vigneti aziendali si incontrano suoli preziosi e antichi, con travertino e conchiglie fossili che accompagnano in un ideale viaggio nel tempo alle origini del territorio. E, alzando appena lo sguardo, ecco grappoli di Sangiovese, emblema della Toscana enologica, e uve alloctone tra le più importanti, due punti di vista complementari nella filosofia di Badia di Morrona per offrire un ritratto preciso del terroir nel bicchiere.
Le viti qui godono di un microclima influenzato da correnti marine in grado di mitigare le alte temperature diurne e asciugare costantemente i filari, e anche di un mosaico di suoli unici, un autentico “tesoro geologico”.
Nei suoli delle vigne, a base argillosa con poco scheletro, si alternano infatti senza soluzione di continuità: sabbia, sassi, pietre grigie friabili, ciottoli di fiume, alberese ma soprattutto fossili risalenti al Pliocene e al Pleistocene, segno evidente dell’antica presenza del mare nella vallata, e persino lastroni di travertino in affioramento.